DL Ristori, a chi l’indennizzo?

Ecco i codici Ateco per il circuito Csi

Approvato dal Consiglio dei Ministri un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai settori produttivi. Anche il mondo sportivo è incluso in questi aiuti economici. Dai bonus di 800 euro per i lavoratori del settore sportivo ai contributi a fondo perduto. Dal sostegno allo sport dilettantistico alla proroga della Cig

Martedì 27 ottobre 2020, il Governo ha varato un decreto Ristori contenente, tra le varie disposizioni, anche le misure di ristoro per le categorie più penalizzate dai provvedimenti di chiusura anti Covid attuati con il DPCM del 24 ottobre scorso.

Non vi sono infatti al suo interno solo sussidi a fondo perduto per le aziende colpite dal nuovo lockdown selettivo, ma anche nuovi interventi su Cig, affitti, Imu, lavoratori stagionali. Da segnalare anzitutto tutto, i contributi a fondo perduto per le categorie disagiate (tra le quali sport dilettantistico, attività culturali e ricreative) che impattano una platea superiore a 300.000 tra imprese ed altri operatori economici. Il decreto prevede che sarà l’Agenzia delle Entrate ad erogare le somme ai richiedenti: coloro che hanno già ricevuto tali contributi in primavera, avendone fatto domanda all’epoca, li riceveranno automaticamente, presumibilmente entro la metà di novembre.

Per coloro che, al contrario, si affacciano per la prima volta al contributo, sarà necessario, sicuramente, trasmettere una domanda in via telematica all’amministrazione finanziaria, ai cui aspetti tecnici sarà dedicata un’apposita sezione di FAQ.

Per verificare se si ha diritto o meno al contributo a fondo perduto, occorre in prima battuta, individuare con precisione il proprio codice ATECO. Gli interessati potranno verificarlo direttamente sul certificato di codice fiscale partita iva, sull’ultima dichiarazione dei redditi oppure, on line, sul cassetto fiscale se posseduto.

I codici ATECO aventi diritto al contributo a fondo perduto di rilevanza, per il circuito CSI, sono:

931110

Gestione di stadi

200

931120

Gestione di piscine

200

931130

Gestione di impianti sportivi polivalenti

200

931190

Gestione di altri impianti sportivi nca

200

931200

Attività di club sportivi

200

931300

Gestione di palestre

200

931910

Enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi

200

931999

Altre attività sportive nca

200

949920

Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby

200

949990

Attività di altre organizzazioni associative nca

200

Il numero 200, esposto accanto alla categoria Ateco beneficiaria, indica la percentuale di ristoro del danno sofferto che per tutte le categorie sopra identificate è del 200%. Una aliquota molto elevata dunque. Anche se il tetto massimo del contributo è di 150.000 euro.

Ma non mancano criticità. Il riferimento ai codici ATECO, infatti, oltre a trascurare attività che potrebbero essere sportive a tutti gli effetti (es. corsistica e formazione ATECO: 85.59.20 ) mette a rischio il risarcimento di quanti, per errore o altra valutazione, si siano classificati con codici ATECO diversi da quelli tipicamente sportivi, pur svolgendo, a tutti gli effetti, una attività autenticamente sportiva dilettantistica. Un esempio di specie, potrebbe essere quello di una ASD che abbia scelto di abbinare il proprio codice ATECO all’attività commerciale secondaria svolta (es. vendita di materiale sportivo) in sede di apertura della P.Iva. invece che a quella istituzionale dilettantistica.

Oltre al fondo perduto – che è la misura di principale interesse per circoli culturali e club sportivi – vi sono altre misure contenute nel decreto Ristori: bonus di 800 euro per i lavoratori dello sport,  cassa integrazione  estesa per sei settimane aggiuntive fino al 31 gennaio 2020. Cancellata la seconda rata dell’Imu, che scade il 16 dicembre, per tutte le attività chiuse (quindi anche per sport e attività culturali e ricreative) o che hanno subito limitazioni di orario nel Dpcm del 24 ottobre. Credito d’imposta di tre mesi per chi paga un affitto.

L’Ufficio Giuridico e Fiscale del Csi fornirà costante aggiornamento sulle misure di ristoro, attraverso la pubblicazione di FAQ sul sito www.csi-net.it oltre al consueto servizio di assistenza e risposta ai quesiti (mail: fiscale@csi-net.itgiuridico@csi-net.it

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